Se come me sei nato/a negli anni ’80 avrai sicuramente visto una marea di film che dipingono i computer come esseri in grado di diventare senzienti. Ed inevitabilmente distruggono il genere umano per prendere il controllo del pianeta. Cosa c’è di vero in tutto questo? E cos’è l’intelligenza artificiale di preciso?
Non è Skynet (il supercomputer di Terminator che scatena una guerra termonucleare). Non è Matrix (la realtà illusoria nella quale siamo tutti intrappolati). E’ semplicemente una materia informatica che studia il modo di dare ad un computer delle capacità appartenenti per ora solo alle persone.
Puoi vedere l’intelligenza artificiale come un insieme di algoritmi. Ognuno di essi è specializzato nell’esecuzione di un compito che normalmente viene svolto molto meglio dalle persone. I computer battono gli esseri umani nei calcoli matematici: sono in grado di eseguire operazioni algebriche in modo praticamente istantaneo. Sono anche molto bravi a giocare a scacchi, perché riescono a valutare le possibili mosse molto più velocemente rispetto ad un essere umano.
D’altro canto, i computer se la cavano malissimo in altri compiti. Ad esempio non sono bravi a tradurre testi da una lingua all’altra. Non sono in grado di riconoscere allusioni, sottintesi e doppi sensi. Fino a non molto tempo fa non erano in grado nemmeno di riconoscere un volto presente all’interno di un’immagine. Al momento attuale le applicazioni dell’intelligenza artificiale sulle quali si sta lavorando maggiormente sono:
- Analisi dei suoni a scopo medicale (ad esempio i suoni del cuore umano)
- Creazione di robot di accompagnamento per gli anziani
- Analisi di immagini mediche a fini diagnostici
Esiste il rischio che un giorno un’intelligenza artificiale prenda coscienza e decida di sterminare la razza umana? Tutto è possibile ma personalmente credo proprio di no. Le intelligenze artificiali sono programmate per servire l’uomo e non per distruggerlo. Inoltre girano su dei computer, ed i computer non hanno nessuna razionalità: fanno solo quello per i quali sono stati programmati.