Ti piacerebbe ascoltare musica gratis sul tuo iPhone, senza doverla prima scaricare da internet con eMule o altri programmi simili? Ed ovviamente senza dover pagare un abbonamento a Spotify o ad Apple Music? Non è fantasia ma una cosa fattibilissima: non devi fare altro che scaricare l’app Musi, disponibile su App Store. No, purtroppo Musi non è disponibile su Google Play Store, quindi non può essere installata sui cellulari Android. Inoltre è disponibile solo in lingua inglese. Dopo averla scaricata ti comparirà una schermata in cui potrai cercare un brano da ascoltare.
Non devi fare altro che premere su “search for music” o in basso sulla lente d’ingrandimento. Poi dovrai inserire il nome del brano che vuoi ascoltare nella casella in alto.
Premi sull’icona “+” che compare a destra di uno dei risultati (quello che ti sembra più promettente o corretto) e seleziona la “Playlist” (lista di ascolto) nel quale vuoi inserire il brano. Ce n’è una preimpostata che si chiama “My Favourites” (i miei preferiti): ti consiglio di usare intanto questa. In ogni momento potrai comunque creare e gestire altre playlist.
Ora torna su “My Favourites” premendo l’icona in basso a sinistra (quella col cuore): in ogni momento potrai ascoltare tutta la musica che avrai aggiunto. Puoi anche spegnere lo schermo del cellulare ed infilarlo in tasca o nella borsa: la musica continuerà ad essere riprodotta.
Ora andiamo agli aspetti legali della faccenda: è legale ascoltare musica gratis con Musi? Cosa ci guadagnano? Intanto va detto che Musi contiene annunci pubblicitari. Però non sono fastidiosi e possono essere rimossi completamente pagando 6,99 euro una sola volta. È decisamente molto meglio che pagare 10 euro al mese a Spotify.
Riguardo all’aspetto legale, Musi si appoggia a YouTube: prende da lì i video musicali e ti manda sul telefono solo l’audio. Questo tipo di operazione è consentito dalle linee guida di Apple, altrimenti posso assicurarti che non sarebbe mai stata pubblicata. Probabilmente essa non è disponibile su Google Play Store perché YouTube è di Google ed offre un servizio premium ad abbonamento, che di fatto offre le stessa funzionalità di Musi. Google si è semplicemente sbarazzata della concorrenza.