A gennaio 2020 si è sentito parlare di “poteri estesi” concessi a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. Tra questi c’è anche la possibilità di controllare i profili social dei contribuenti. Quindi occhio alla privacy su Facebook! Purtroppo i controlli sull’evasione fiscale in Italia sono basati su criteri opinabili. Ci sono moltissimi casi di cittadini che si sono visti recapitare cartelle esattoriali esorbitanti perché ad esempio possiedono un SUV ma abitano ancora con i genitori (e non vuol dire essere evasori, magari i genitori sono nello stesso nucleo familiare ed il reddito va diviso per 3).
Perché la Guardia di Finanza dovrebbe controllare il tuo profilo sui social? Semplice: se dichiari 15.000 euro all’anno e pubblichi in continuazione foto su uno yacht, sembra sospetto. Magari non sei un evasore fiscale e la barca è quella di un tuo amico, ma purtroppo non tutti interpretano i dati in maniera oggettiva.
Per evitare qualunque tipo di problema o di malinteso ti consiglio di fare un controllo approfondito di quello che pubblichi sui social. In realtà dovresti SEMPRE fare attenzione a quello che pubblichi, soprattutto se il tuo profilo è aperto a tutti. In questo caso la Guardia di Finanza non dovrà fare altro che cercarti su Google, approdare al tuo profilo Facebook e guardare le tue foto. Ma oltre a loro ci sono anche altre persone che potrebbero controllare il profilo. Pensa ad un possibile datore di lavoro che legge il tuo nome sul CV e ti cerca su Facebook: sei sicuro che sia il caso che incappi in quella foto in cui sei ubriaco fradicio? Oppure pensa ad un ladro che voglia svaligiarti casa: sei sicuro di volergli dare la certezza che tu sia in vacanza e non dentro casa?
Consigli pratici per la privacy su Facebook
La prima soluzione che ti suggerisco è quella di rendere le informazioni del tuo profilo accessibili solo ai tuoi amici. Puoi anche decidere chi può visualizzare un singolo contenuto. Inoltre è possibile riunire i tuoi amici in gruppi: puoi ad esempio decidere di mostrare la foto di tuo figlio solo al gruppo “parenti”.
In alcuni casi rendere tutto privato non basta. Se la Guardia di Finanza ha il sospetto che tu sia un evasore può chiedere a Facebook la lista dei tuoi contenuti (dietro autorizzazione di un giudice). In questo caso l’unica soluzione è far si che il problema non si verifichi mai, evitando di pubblicare qualunque cosa possa generare equivoci.
NOTA NEL CASO IN CUI NON FOSSE CHIARO: Non voglio incoraggiare nessuno ad evadere il fisco! Voglio solo che venga prestata la massima attenzione quando si pubblicano contenuti su internet.