La storia del WiFi ha molti aspetti interessanti. Oormai è diventato una “commodity” (“materia prima”, in Italiano), al pari dell’acqua corrente, dell’elettricità e del gas. Molti ironizzano sul fatto che “WiFi is all you need” (è tutto ciò di cui hai bisogno). Ed ormai è vero!
Ma che cos’è esattamente? E’ un insieme di protocolli di comunicazione pensati per connettere tra loro dispositivi elettronici. Si basa sulla radiofrequenza. Hai presente la radiolina che hai sul comodino? Le stazioni radiofoniche emettono dei segnali radio, che la tua radiolina riceve e trasforma in onde sonore.
La differenza tra una radiolina ed il WiFi sta nella frequenza, che nell’ultimo caso è molto alta. Esso infatti deve trasportare dati molto più “pesanti”, quali ad esempio foto e video. “WiFi” significa letteralmente “Wireless Fidelity” (“Fedeltà senza fili”). È una sigla ironica ispirata ad “HiFi” (“High Fidelity”, “alta fedeltà”), la sigla che veniva usata per indicare gli impianti stereo.
Il titolare del brevetto del WiFi è il CISRO, un ente di ricerca australiano specializzato nella radioastronomia. Ha inventato un chip per migliorare il segnale dei radiotelescopi. Ma oltre a Guglielmo Marconi ed al CISRO c’è almeno un’altra persona degna di nota.
Si tratta di Hedy Lamarr, nata nel 1933 e morta nel 2000. E’ stata un’attrice ed inventrice austriaca. E’ famosa per essere stata la prima attrice protagonista a recitare completamente nuda nel film “Estasi”. Solo dopo la sua morte si è scoperta la sua genialità come inventrice: Hedy era desiderosa di combattere il nazismo ed inventò, insieme a George Antheil, un sistema di guida a distanza per siluri. Si tratta di un sistema non rintracciabile dal nemico che usa un’ingegnosa tecnica chiamata “spettro espanso”, che è alla base della telefonia e del WiFi. Non è poco, considerando i tempi nei quali ha vissuto questa geniale donna.